La Chiesa di San Gennaro all'Olmo

 Chiesa di San Gennaro all'Olmo


La chiesa di San Gennaro all'Olmo è ubicata in Via San Biagio dei Librai ad angolo con San Gregorio Armeno. Viene  così chiamata perché un tempo, nel luogo sorgeva un grande albero che si racconta venisse usato per il gioco della cuccagna. Il primitivo insediamento della chiesa risale al VII secolo, quando il vescovo d Napoli S. Agnello (680-701),volle costruirla in onore di San Gennaro, istituendovi  una delle più importanti diaconie. Nell'VIII secolo, le monache armene giunte a Napoli, furono ospitate in questa chiesa. Successivamente l'ospizio delle monache fu aggregato nell'ospedale di S. Attanasio e vi rimase fino al XVI secolo,passando poi sotto la giurisdizione della Santissima Annunziata.







Chiesa di San Gennaro all'Olmo



Chiesa di San Gennaro all'Olmo, interno



 Nel 1583 la chiesa fu completamente restaurata per volere dell'abate Agnello Rosso. A seguito di questi lavori, della vecchia chiesa non rimase più nulla. Oltre un secolo dopo, per volere del cardinale Giacomo Cantelmo, due colonne in porfido di antica fattura presenti nella chiesa, furono trasferite al Duomo. Il Celano le ricorda quando descrive l'interno della chiesa" a tre navi, di struttura gotica, e vi sono due colonne presso l'altare maggiore di 18 palmi in circa, che comunemente vanno stimate di finissimo diaspro,ma dal Cavalier Cosimo più volte mi fu detto, che diaspro non era, ma una pietra, che simile è più preziosa veduta non aveva in tutta Italia, e che queste si potevano chiamare due famose gemme di Napoli ". Durante i lavori di restauro del 1583 furono ritrovate sotto l'altare maggiore le reliquie di San Nostriano, restituite al culto solo nel 1612,quando venne ritrovato l'altare, l'antica urna è conservata oggi nella chiesa dei Santi Filippo e Giacomo. Il cardinale Gesualdo nel 1599, istituì nella chiesa la parrocchia, lasciando però intatti i diritti della Fratanza. Nel 1615 nella parrocchia fu istituita una congrega di 72 sacerdoti, dedicata a San Michele. Un altro restauro fu voluto dal parroco Andinolfi nei primi dell'800 ed un altro si ebbe all'inizio del 900 (1908)",come l'iscrizione posta accanto al portale. Questo restauro spoglió la chiesa di tutti gli oggetti e arredi sacri che nei secoli precedenti erano stati raccolti. Restano i frammenti di una lapide sepolcrale del 1488 che un tempo integra, si trovava nell'architrave della Sacrestia. Di fronte, al numero civico 41,vi è un grande palazzo settecentesco con un busto di San Gennaro, scolpito nella chiave di volta. Una tradizione antica, ma non comprovata, poneva in questo luogo la Domus Januaria,le case della famiglia del santo. Essa viene ripresa in una lapide posta nel cortile nel 1949.



Francesca Capano  in Napoli Sacra. Guida alle chiese della città. Elio de Rosa, Napoli 2010 pp 451-453