Il Moiariello e la Chiesadi Santa Maria delle Grazie

Il. Moiariello e la Chiesa di Santa Maria delle Grazie


La Salita Moiariello collega Via Foria con la collina di Capodimonte partendo da Via Veterinaria alle spalle dell'Orto Botanico. Il nome deriva forse da "moggio" che significa terza parte di un ettaro, termine usato in agricoltura, infatti qui in passato erano presenti campi agricoli. La strada si sviluppa attraverso scale, terrazze e gradinate e termina a Capodimonte nei pressi dell'Osservatorio Astronomico. Da qui si può ammirare uno tra i più bei panorami della città. 


Salita del Moiariello 

Panorama da Salita Moiariello 




In cima alla salita si trova Torre Palasciano e un pó più su l'Osservatorio Astronomico. Non lontano da Torre Palasciano si trova la chiesa di Santa Maria delle Grazie. La chiesa è nota anche come Cappella Cotugno perché si trova in una proprietà che fino agli inizi del XIX secolo era del medico Domenico Cotugno. 

La chiesa venne costruita nel 1741 dal sacerdote don Francesco Grassi che voleva riedificare in città un tempio dedicata alla Vergine delle Grazie in memoria di quella che avevano fatto costruire i suoi antenati in località Caponapoli e distrutta intorno al 1400. All’interno si insediarono i Padri teatini che vi rimasero fino al 1886. Successivamente, la chiesa fu restaurata e abbellita grazie all’interessamento dei sacerdoti Luigi Scala ed Alberto Di Mattia che raccolsero donazioni tra gli abitanti della zona.



Chiesa di Santa Maria delle Grazie 




Interno della Chiesa di Santa Maria delle Grazie 


 Su tutti si distinsero il cav. Francesco De Luca e la moglie e la famiglia Veronesi, che fecero costruire gli altari dedicati al Cuore di Gesù e di Maria. un altro restauro venne effettuato tra il 1964 e il 1965, ma dopo pochi mesi la chiesa cadde in stato di abbandono. Nel 2012 l’edificio venne concesso in uso all’Ordine dei Cavalieri Templari Cattolici d’Italia che ne curarono il restauro e la riapertura al culto.

L’interno custodisce tre altari. Su quello maggiore è posta un tavola raffigurante la Vergine delle Grazie, opera di Andrea da Salerno, mentre su quelli laterali sono posti due dipinti donati dall’artista Federico Maldarelli e raffiguranti il Cuore di Gesù e il Cuore Immacolato di Maria. Inoltre, sono presenti decorazioni in stucco e maioliche anche se un restauro avvenuto negli anni ’90 del Novecento ha rovinato l’aspetto originario con l’imbiancatura delle pareti.


Maria Grazia Pirozzi 


Denny Arrichiello, La città dai mille campanili. Edizioni Il Mio Libro, 2013