Il Lavinaio

Il Lavinaio : La chiesa di S. Alessio e di Santa Maria di Piedigrotta al Lavinaio 


Il Lavinaio è la zona contigua a Piazza Mercato e Corso Garibaldi lungo l'antica cinta muraria costruita dagli Aragonesi sotto la direzione di Francesco Giorgio di Martino nel 1484. Il termine "lavinaio" deriva dall'effluvio di acqua e fango che spesso interessava la zona, infatti questa era a metà tra la collina antistante e il mare dove sfociavano i torrenti pluviali. Già con l'espansione di epoca angioina, gli edifici seguivano l'andamento delle mura medievali contigue alla strada del Lavinaio, il fossato angioino dove i torrenti di acqua piovana si incanalavano per arrivare alla spiaggia che all'epoca si trovavava all'altezza della chiesa del Carmine. Quando la zona fu inclusa nelle mura cittadine nel 1484,le acque piovane furono deviate all'Arenaccia per fare posto al Castello del Carmine demolito nel 1906 di cui si vedono i resti inglobati nelle mura aragonesi. 




Via del Lavinaio 


Partendo da Corso Garibaldi nei pressi della stazione della Circumvesuviana e girando sulla sinistra si arriva in Vico S. Alessio dove al civico 4 si trovava l'omonima chiesa, fondata nel XVII secolo. Nel 1611 fu costruito l'Oratorio di S. Alessio nella vicina chiesa di Santa Maria di Piedigrotta al Lavinaio la quale occupava con altri locali tutta la parte occidentale dell'isolato tra Vico delle Ferze e Vico S. Alessio. Nel 1664fu eretta la Confraternita di S. Alessio composta da di uomini di civili condizioni o di capi d'arte civili e meccaniche. Nel 1669 la Confraternita comprò un terreno retrostante la chiesa di S. Maria di Piedigrotta al Lavinaio e qui costruì un oratorio con accesso da Vico S. Alessio. La chiesa fu distrutta a causa dei bombardamenti del 1 agosto del 1943 e ricostruita nel 1950 riuutilizzata dalla Congrega di S. Alessio. Sull'altare era esposta la statua ottocentesca di S. Alessio.  Qui è presente anche un' edicola votiva costruita dagli abitanti della zona nel 1884 costruita come ex voto per porre fine al l'epidemia di colera rifatta poi nel 1902. Attualmente l'educola si trova nella vicina Via Piazza Larga al Mercato quasi sullo sbocco di Piazza del Carmine. 


Vico S. Alessio do


Vicino la chiesa di S. Alessio si trovava in Via Lavinaio 50 la chiesa di Santa Maria di Piedigrotta al Lavinaio. Le origini di questa chiesa risalgono al 1603 quando fu costruita grazie al l'interessamento della Corporazione degli Stallieri, alcune fonti la indicano come Santa Maria Regina Coeli degli Stallieri. 


Via del Lavinaio n 50


Nel corso degli anni il complesso fu ampliato, nel 1611 fu costruito l'Oratorio di S. Alessio che nel 1669 comprò un terreno alle spalle della chiesa per costruire un oratorio indipendente. La chiesa e l' intero complesso furono distribuiti dai bombardamenti del 1 agosto del 1943, ricostruita nel 1950. I locali furono utilizzati come edifici civili e locali commerciali. La chiesa aveva tre altari su cui si trovavano tre dipinti : Un Santissimo Cuore di Gesù (XVIII secolo), un San Giuseppe (XVIII secolo) e una Vergine (XVII secolo). 


Maria Grazia Pirozzi 


Antonio Cirillo 



Carlo Celano a cura di G. B. Chiarini, Notizie del bello, dell'antico e del curioso della città di Napoli. Edizione dell'Anticaglia, Napoli 1870.


Cetti Picone, In Napoli Sacra. Guida alle chiese della città. Elio de Rosa Editore, Napoli 2010 p536