Il Ritiro Della Scorziata e Santa Maria della Colonna

Il ritiro della Scorziata e la chiesa di Santa Maria della Colonna. 


Da piazza San Gaetano parte il decumano superiore, il Vico Cinquesanti. Sulla destra, di fronte all'ingresso laterale della chiesa di San Paolo Maggiore si trova il Ritiro della Scorziata con la chiesa annessa. Esso fu fondato, secondo il Celano tra il 1579 e il 1582 circa da Giovanna Scorziata da come si evince dalla scritta dipinta nell' ingresso del ritiro. Cofondatrice  fu Luisa Paparo, che ben presto però si allontanò per dar vita ad una istituzione simile,quella di San Severo al Pendino. Giovanna Scorziata, sposa di Ferdinando Brancaccio, rimasta vedova e avendo perduto anche i figli, decise di dare vita ad un conservatorio di fanciulle vergini e di buona famiglia per dare loro una educazione religiosa e una cultura confacente al loro stato. Alcune di loro potevano essere date in spose dalle loro famiglie mentre altre potevano continuare a vivere nel conservatorio. 




Chiesa della Scorziata


La cura spirituale delle fanciulle era affidata ai Padri Teatini di San Paolo Maggiore. Nel XVIII il complesso ebbe un restauro che gli ha conferito l'aspetto attuale. Sulla destra vi è facciata della chiesa a due ordini scandito da coppie di lesene in stucco su capitello ionico. Il portale in piperno e stucco è sormontato da un tondo che racchiude una croce su tre monti, risalente ai primi del 900 e emblema della Arciconfraternita del S.S Sacramento dell' Avvocata che ebbe la chiesa in affido fino a poco tempo fa. 


Interno della Chiesa della Scorziata 


Sul davanti una cancellata, con pilastri in piperno scolpiti con motivi tardo-barocchi,le inferriate fisse sono del 700 mentre il cancello è dell'800. Sulla sinistra della chiesa si trova il Ritiro. Il portale è sormontato dallo stemma della istituzione, in cui è raffigurata la Presentazione al Tempio di Maria, opera del 700. Nell' atrio di accesso al Ritiro è dipinto lo stemma della fondatrice con la scritta che ne ricorda l'opera datandola 1579. Nel 1993 all'interno della chiesa ci fu un furto e causa di questo la gran parte delle opere che vi erano all'interno sono andate perse. Sono scomparsi gli altari marmorei, tra questi quello maggiore che conteneva nel paliotto un bassorilievo la Presentazione al Tempio di Maria, di un seguace del Solimena. Oltre alle cone  e gli altari sono stati rubati gli arredi lignei come il pulpito e l'organo, delle acquasantiere e una statua in marmo di Santa Rosa del 700. Ora il complesso è in pessimo stato di conservazione. Proseguendo su Via Tribunali si arriva in Largo dei Girolamini, di fronte alla chiesa omonima sorge la chiesa di Santa Maria della Colonna. La facciata della chiesa è serrata tra due edifici civili di identico aspetto perché in antico pertinenti al complesso religioso. Il prospetto della chiesa è articolato in tre settori suddivisi da due pilastri aggettanti, la facciata è stretta tra due lesene che la dividono dalla cortina di edifici. La fronte della facciata è decorata da stucchi e statue, il portale architravato è sormontato da due angeli, una per lato due statue raffiguranti Virtù. Il secondo ordine della facciata ha una finestra sormontato da uno stemma inquadrato da due colonne con alla base due volute, ai lati motivi geometrici in stucco. Spostandosi nello slargo fin nel sagrato della chiesa dei Girolamini, si nota la facciata del complesso nella sua interezza e si scorge anche la cupola. 


Chiesa di Santa Maria della Colonna 


Particolare della lapide sul portale della chiesa 


La chiesa fu fondata alla fine del XVI secolo, quando a seguito della carestia del 1589,molti fanciulli vagavano per le strade della città. Il padre francescano Marcello Fossataro inizió a raccogliere le elemosine per questi fanciulli, riuscendo a comprare delle case costruite  sul luogo dove oggi sorge la chiesa e il chiostro. Questi vi costruì una edicola dedicata a Santa Maria del Pilar o della Colonna. I fanciulli che venivano ospitati nel complesso venivano educati alla musica, alle lettere. Il complesso fu sede di uno dei quattro conservatori più importanti della città. Agli inizi del 700 a spese del canonico Michele Angelo Cotignola, l'edificio fu ricostruito per assumere l'aspetto attuale. Il cardinale Francesco Pignatelli affidó il restauro ad Antonio Guidetti dal 1713 al 1718. La chiesa ha una pianta rettangolare non molto allungata. Tra i due arconi si trova la cupola di scuola fanzaghiana. Molti interessati erano. Alcuni dipinti del De Matteis che nel 1716 dipinse la tela sull'altare maggiore raffigurante la Madonna con il Bambino. Nel transetto al lato destro i Santi Gennaro. Nicola e Biagio, al lato sinistro San Giuseppe con il Bambino e i Santi Filippo Neri, Antonio e Francesco di Costantino d'Adamo e il coro intagliato di Bertone. 


Interno della Chiesa di Santa Maria della Colonna


Il complesso comprende anche un corridoio adiacente alla parete terminale della chiesa e il chiostro quadrato ad esso affiancato. Il chiostro ha cinque campate per lato. Per volere del cardinale Spinelli, il conservatorio divenne seminario per chierici diocesani. Dopo il 1860 il seminario fu espulso e al suo posto fu costruito un convitto municipale. Nel 1896,ad opera del Cardinale Sanfelice, la chiesa ebbe un altro restauro, come testimoniano le iscrizioni ai lati dell' ingresso. 


Maria Grazia Pirozzi 


Renato Ruotolo InNapoli Sacra. Guida alle chiese della città. Elio de Rosa Editore, Napoli 2010 pp 492-493


Francesca Capano In Napoli Sacra. Guida alle chiese della città. Elio de Rosa Editore, Napoli 2010 pp 506-508