VICO PARADISIELLO

Vico Paradisiello 



In una fenditura di Via Veterinaria alle spalle dell'Orto Botanico e dell'Albergo dei Poveri, si trova Vico Paradisiello che anticamente era il prosieguo di Via Michele Tenore, botanico e direttore dell'Orto Botanico. Questa strada, oggi chiusa ad un  certo punto da un cancello, è costituita da 150 scalini che un tempo portavano a Capodimonte e Torre Palasciano. La zona anticamente si trovava al di fuori delle mura cittadine. Qui c' erano le case di villeggiatura dei nobili. La collinetta su cui si trova Vico Paradisiello era detta "Fuori Porta San Gennaro". Qui c'erano campagne e orti e l'aria era molto salubre e pulita. 


Vico Paradisiello 



La zona conserva un misto 

di architettura patrizia rurale. Le case, insieme alla numerazione civica, mantengono i nomi degli antichi proprietari. Piccole corti, grandi e piccoli giardini che non nacquero come ornamentali ma bensì come orti. Sull' etimologia del nome del luogo ci sono tre ipotesi. La prima fonda le sue radici sullo straordinario 

panorama che da qui si può ammirare, sembra essere un vero e proprio piccolo paradiso,che in dialetto napoletano si dice"Paradisiello". 


Panorama da Vico Paradisiello 



La seconda invece è raccontata da Gino Doria e Romualdo Marrone. Anticamente qui il frate Ignazio Savino dei Padri dell'Osservanza fece apporre delle croci con le intestazioni della Passione di Cristo. Secondo il religioso questo doveva essere un luogo di pace e preghiera. Infatti qui vicino fu eretta dai Padri dell'Osservanza la chiesa di Santa Maria degli Angeli alle Due Croci, rimodernata nel 1639 dal Fanzago. Ed ecco che trovandosi cosi in alto il luogo assunse il nome di "Paradisiello". 


Vico Paradisiello 


La terza ipotesi è questa : Un tempo questa zona apparteneva ai franceacani che, dove ora c'è Via Tenore, avevano il loro 

cimitero detto " Purgatorio". Poco più sopra una  collinetta che sovrastava il Paradisiello costituita da orti e giardini, che per la sua amenità fu detta appunto Paradisiello. 


Maria Grazia Pirozzi 

Antonio Cirillo 



Romualdo Marrone, Le strade di Napoli. Newton & Compton, Roma 1996