PONTICELLI

Ponticelli da Casale a zona industriale 


Ponticelli è un quartiere situato nella periferie orientale di Napoli. Già casale di Napoli fino al 1860 quando fu annesso al Regno,diventa comune a se fino al 1925 quando fu annesso al comune di Napoli. A 10 Km dal centro di Napoli, si trovano i quartieri di S. Giovanni a Teduccio, Barra e Ponticelli che un tempo erano attraversati dal fiume Sebeto e dal Lagnorendendo così i loro terreni molto fertili. Qui si estendevano i casali di Terzio, nucleo più antico, Ponticelli Maggiore e Minore e Porchiano, ognuno indipendente e con un proprio ricevitore o elettore di cassa, come è attestato da una pergamena notarile di acquisti di poderi agrari nel 904 da parte dei monaci di San Sergio e San Bacco, poderi attraversati da piccoli ponti da qui il nome di Ponticelli. I monaci nel 917 costruirono un primo mulino ad acqua per macinare il grano. Questi mantennero le proprietà dei feudi per molti anni non essendoci feudatari come c'erano nei casali limitrofi. La chiesa più antica di Ponticelli è quella di Santa Maria delle Grazie a Porchiano, risalente al 994,in stile romanico, costituita da un'unica navata centrale, fu gestita da una confraternita laica di sellai di Porchiano, scolta nel 1829. Nella zona in località Tufarelli sono state ritrovate tracce di una grande villa romana del I secolo a. C, appartenuta a Caius Olius Ampliatus, figlio di un veterano di Silla. Le amministrazioni dei quattro casali indipendenti risalgono al 1236, queste si unirono tra loro nel 1497 formando un unico casale chiamato Ponticelli. Fino al 1925 Ponticelli rimase comune a  se, poi per la legge "Grande Napoli" voluta dal Fascismo per creare nuove metropoli, fu annessa al comune di Napoli insieme a Barra, San Giovanni a Teduccio, San Pietro a Paterno, Secindigliano, Chiaiano, Pianura e Soccavo. Il quartiere si distinse nella Resistenza contro i nazifascisti, tanto d diventare il 26 settembre 1943 il primo quartiere in Europa a liberarsi dei soldati tedeschi, dando inizio alle Quattro Giornate di Napoli. 


Ponticelli 


Ponticelli 


Percorrendo Via Luigi Volpicella e Via De Meis si arriva alla Chiesa di Santa Maria della Neve eretta nel 994 al centro di un piccolo casale, detto di Ponticelli. Fin dal 1175 la cappella fu ampliata e dotata di un campanile. Le successive notizie della chiesa risalgono al 1520 e fanno pensare ad un ampliamento fatto tra il XV e il XVI secolo. Nel 1584 era composta da una navata maggiore e da una minore prospicienti ad uno spazio pubblico, l'attuale Piazza Aprea da cui partivano le strade verso i terreni coltivi. Dal 1608 è documentata la presenza di quattro altari lungo la parete sinistra della navata maggiore. Negli stessi anni, oltre al portale aperto sulla facciata, c'era un secondo ingresso laterale riservato alle donne. L'aumento della popolazione dei secoli XVII e XVIII rese necessario un ampliamento della chiesa. I lavori iniziarono nel 1746 su progetto di Martino Bonocore che trasformò L'antico impianto asimmetrico in uno più omogeneo, con tre navate con profonde cappelle laterali. Da un documento del 1749 risulta che sulla parete sinistra confinante con Via San Pietro, fu chiuso l'ingresso laterale e furono sistemate cinque cappelle. La zona a sinistra dell'altare maggiore fu trasformata in un ampio cappellone. Nella navata destra le cinque cappelle già esistenti furono risistemate e ampliate in fasi diverse senza seguire un disegno unitario. Già dai primi anni del XIX secolo veniva segnalato un diffuso degrado della chiesa  così che nel 1834 fu fatto un restauro. 


Chiesa di Santa Maria della Neve

Interno della Chiesa di Santa Maria della Neve 


L'interno presenta tracce di decorazione del 700 con stucchi nelle navate centrali, quelli della centrale furono disegnati dal Botta, così come la cantoria e l'organo. Sull' altare maggiore in finto marmo dove di trova la statua lignea della Madonna della Neve, attribuita alla scuola di Giovanni da Nola, restaurata nel 1871. Della chiesa della prima metà del XVI secolo si conservano le tavole con fondo oro con San Pietro e Paolo, il fonte battesimale e il Battesimo di  Gesù a bassorilievo. 


Mario Ferrara, Didattica dei luoghi. Sguardo su una periferia centrale. Ponticelli. Valtrend Editore, 2007


Salvatore di Lello, In Napoli Sacra. Guida alle chiese della città. Elio de Rosa Editore, Napoli 2010 pp 958-960