Vai Tribunali

Via Tribunali: Palazzo Ricca, Chiesa di Santa Maria della Pace e Palazzo Caracciolo di Gioiosa poi Minutolo Capece 




Via Tribunali è il decumano maggiore che insieme al decumano inferiore (Spaccanapoli) e quello superiore (Via Anticaglia) , costituisce l'asse viario greco - romano di Napoli. Oggi Via Tribunali è una delle strade più importanti del centro storico di Napoli che è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità dal 1995. Il decumano maggiore parte da Port'Alba per arrivare nei pressi di Castel Capuano dove  c'era il vecchio tribunale voluto da Don Pedro di Toledo, motivo per cui la strada è stata chiamata così fin dal 500.




Via Tribunali 



A pochi metri da Castel Capuano si incontra il Palazzo Ricca, palazzo nobiliare del XVI secolo e oggi sede dell' Archivio Storico del Banco di Napoli. Il palazzo fu fatto costruire del duca  Gaspare Ricca al posto di un edificio medievale già esistente di dimensioni più piccole. Nel 1617 fu costruita la cappella all'interno del palazzo decorata con opere di artisti come Luca Giordano, Francesco Solimena e Domenico Antonio Vaccaro. Nel 1769 ci furono dei cedimenti alle fondamenta che procurarono dei danni alla facciata principale, l'edificio fu ristrutturato radicalmente dall' architetto Barba. Nel 1819 Ferdinando I di Borbone deliberó che all'interno del palazzo fossero collocati gli atti storici degli Otto Banchi Pubblici che successivamente si unirono e costituirono Il Banco di Napoli. La facciata ha quattro piani ed è caratterizzata dal contrasto cromatico del laterizio e piperno, sul timpano della finestra   centrale del piano nobile si trova lo stemma del Monte e al centro il portone in piperno. Nel cortile in fondo si trova la cappella privata con l' orologio in maiolica messo da Gaetano Buonocore mentre sulla sinistra si trova la scala del 500 con la volta affrescata da Giacinto Diano. Le scale secondarie sono del Sanfelice realizzate per mettere in comunicazione i vari ambienti dei piani superiori. 


Palazzo Ricca 


Cortile di Palazzo Ricca 



Sempre su via Tribunali ali si incontra la chiesa di Santa Maria della Pace. Il complesso, situato  subito dopo la Piazzetta Sedil Capuano, comprende l'ospedale dei frati ospedalieri di San Giovanni di Dio (1587),la chiesa e il lazzaretto. Sorto  agli inizi del XV secolo intorno l'antico palazzo nobiliare costruito da Giovanni Caracciolo. Da notare il portale in stile gotico del XIV secolo in piperno e marmo dove si nota sulla sommità la Vergine con il Bimbo al seno. La chiesa fu progettata da Pietro de Marino ed iniziata nel 1629 e terminata nel 1659, consacrata a Santa Maria della Pace perché proprio nell'anno in cui terminarono i lavori fu sancita la pace tra Luigi XIV di Francia e Filippo IV di Spagna. Chiesa a croce latina con tre cappelle per lato, l'interno è stato restaurato dopo il terremoto del 1732. Dallo scalone si accede alla Sala del Lazzaretto, chiamata così poiché in questo luogo erano accolti gli appestati e i lebbrosi, lunga 60 metri, alta 12 e larga 10. Sul fondo si nota l'altare in marmi commessi del XVIII secolo, nella volta e tra le finestre affreschi di Andrea Viola e Giacinto Diano. 



Chiesa di Santa Maria della Pace 


Interno della Chiesa di Santa Maria della Pace 


Il Lazzaretto all'interno del complesso di Santa Maria della Pace 


Sempre su Via Tribunali si giunge al Palazzo Caracciolo di Gioiosa Ionica situato in Piazzetta Riario Sforza di fronte al Pio Monte della Misericordia, successivamente abitato dalla famiglia Minutolo Capece. 








Piazzetta Riario Sforza e Palazzo Minutolo Capece 


L'edificio è in cattivo stato di conservazione ma è da notare il portale in stile catalano simile a quello di palazzo Penne in Via Banchi Nuovi, sul portale di notano tre  stemmi in marmo di cui quello centrale con l'arma in rilievo è dei Minutolo Capece. 


Antonio Cirillo 


Marina Cavaliere, Porte, Portali e Roste di Napoli. Tascabili Economici Newton, Roma 1995


Aurelio de Rosa, I palazzi di Napoli. Newton & Compton, Roma 2001

 


Vincenzo Regina, Le chiese di Napoli. Newton & Compton, Roma 2004




Vincenzo Regina, Napoli antica. Newton & Compton, Roma 2010